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IL
VOLO

Sil·via
Gad·da

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L’opera è un atto di connessione con le energie ancestrali del paesaggio, un paesaggio che nelle sue prime forme di interazione con l’essere umano, era un luogo sacro.

 

Nel mezzo della forra, il torrente Vela, la cui acqua rappresenta la fonte di vita, scorre tra le sepolture preistoriche e i crani un tempo depositati nelle cavità della roccia.

Vita che fluisce nella morte, morte che è forza trasformatrice e generatrice del nuovo.

 

In questa visione, la sacralità della morte è strettamente connessa alla sacralità della vita, e onorare l’una significa necessariamente onorare il suo opposto.

In questo dialogo tra la coesistenza di due forze opposte e complementari, si disvela l’anima antica di questo luogo: la costruzione dell’opera è un atto spirituale volto ad onorare le forze ctonie originarie che sostengono il paesaggio contemporaneo.

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La traccia audio è realizzata in collaborazione con Alessia Orsa e Andrea Garofalo. L'installazione è realizzata grazie al supporto tecnico di Sergio Gadda.

Silvia Gadda
Artista autodidatta, trova nella pittura il suo canale espressivo preferenziale. Appassionata di muralismo, amante delle tinte forti e della vita a colori, ama viaggiare nel mondo realizzando opere, condividendo esperienze e pareti con le persone che incontra nel cammino. Affina la propria tecnica pittorica nella bottega dell’artista Stefano Anselmi e presso la Scuola Internazionale d'Illustrazione di Sarmede. Cura laboratori espressivi e progetta percorsi di arte partecipativa, prediligendo la produzione artistica per lo spazio pubblico.

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